08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Perche' l'energia Reiki?
Reiki, Reiki, e ancora Reiki, ma non si puo' vivere senza?
Fabrizio Nencioni






















Certamente che è possibile vivere senza, gran parte dell’Umanità lo fa.


Tempo fa vidi il titolo di un libro, di cui a fianco riporto la scansione e dopo averlo letto ho sentito ancora più forte che l'energia Reiki non può mai essere in antitesi con nessuna religione o credenza basata sull'amore e sulla fratellanza.

In una realtà avvolta dalla capacità data alla mente, secoli fa, di poter risolvere tutti gli interrogativi della vita, è estremamente difficile, per molte persone, credere che dopo un seminario Reiki di due giorni, a chi lo ha frequentato possa uscire la palmo delle mani un’energia di guarigione che può essere sfruttata principalmente a livello personale e poi di conseguenza per aiutare il nostro prossimo.

E’ veramente difficile crederci perché queste cose le vediamo nei telefilm di Star Trek o nei film di Harry Potter.

La via regia per l’introspezione e per l’apertura della coscienza è sempre stata da millenni la meditazione; essa non ha bisogno di seminari, di master, di attivazioni, di soldi e quindi si possono raggiungere obiettivi interiori anche senza l’energia Reiki.
Bè, questo a livello concettuale, la realtà è un po' diversa e complessa.

Accade però che con l’energia Reiki l’esistenza diventa molto più semplice senza NESSUN effetto collaterale; in parole povere non c’è nessun prezzo da pagare se non quello di vivere nella verità uscendo dall’illusione giornaliera di leggi, regole, consuetudini e abitudini che non abbiamo creato noi ma che sono sempre esistite fin da quando abbiamo cominciato a capire qualcosa nella nostra esistenza.

Per molti di noi vivere nella verità è un prezzo troppo alto e molti preferiscono addolcirsi l’amara pillola dei disagi giornalieri, di relazione e interiori con una bella zuccherata di illusione dicendosi che la vita è sofferenza, che siamo in una valle di lacrime, che la vita è questa e via dicendo su questo tono tra il vittimismo e la rassegnazione rinunciando così alla gioia che l'esistenza ci offre in continuazione.
Uno dei segreti è rivolgere la nostra attenzione alle cose che vanno bene invece che a quelle che non abbiamo o che non funzionano.
Un movimento del genere, se attuato con continuità, può essere veramente risolutivo.

Un mese fa il padre ottantenne di un mio carissimo amico, che chiamerò Paolo, è stato ricoverato per insufficienza renale. Una volta dimesso non è che i medici gli hanno dato grandi speranze, in fondo alla strada c’era la dialisi.

Ho offerto a questa persona alla quale voglio molto bene di potergli fare dei trattamenti. Dopo l’iniziale scetticità, ha acconsentito.
La prima volta ha percepito dentro un vero subbuglio, si sentiva ribollire il sangue – diceva – l'energia ha trovato un organismo molto debilitato ed il primo impatto è stato notevolmente energico. Questo fatto ha contribuito molto a sgretolare la sua iniziale diffidenza e a continuare a farsi trattare da me.
I trattamenti sono continuati per un mesetto al ritmo di circa 3 alla settimana e questo accadeva in primavera.
In questo momento Paolo è al mare e sta abbastanza bene e nessuno tra familiari e medici credeva che sarebbe potuto accadere data la gravità del caso: dentro il suo organismo si è sviluppato un processo di autoguarigione che penso proprio, senza l’intervento dell’energia Reiki difficilmente si sarebbe potuto verificare.
Credo che offrirò a Paolo, alla fine dell’estate, qualche altro trattamento data l’intensità del suo disagio e data anche l’età.

Quando mi faccio male, o una contusione, o un taglio, o un’infiammazione in una parte qualsiasi del corpo, le più volte sono in grado di autoguarirmi, di far sviluppare al mio organismo lo stesso processo di autoguarigione che è accaduto a Paolo e lo stesso accade a madri col Reiki che vedo trattare i loro figli quando questo si fanno spesso male.

Nell'ultimo seminario di Reiki che ho tenuto, c'era anche una mia cara amica, che chiamerò Carla, a cui, 2 mesi prima i medici avevano diagnosticato il diabete. Ha poco più di 50 anni e l'ha presa un po' male.
Ha frequentato il corso e poi ha cominciato a farsi gli autotrattamenti.
E' mutato il suo rapporto verso la malattia, è subentrata una capacità di accettazione che ha portato a Carla molta serenità.
Una sera a teatro ha avuto una crisi ipoglicemica. Durante queste crisi Carla viene presa dal panico e spesso sviene per mancanza di forze.
Quella voltà aperò andò diversamente: si mise le mani sullo stomaco e da altre parti che non ricordo e nel giro di una quindicina di minuti, la crisi si è risolta, il panico se ne è andato: l'energia era ritornata.

Sono questi i motivi che mi fanno dire che l’energia Reiki non è certo indispensabile per l'esistenza di una persona; è soltanto che con essa la vita può essere molto facile, divertente e intensa! :-)




Reiki

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